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La Casa – Il Risveglio del Male (Evil Dead Rise): L’Horror del 2023

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INTRODUZIONE

“La Casa – Il Risveglio del Male” (Evil Dead Rise) è un film horror del 2023 diretto da Lee Cronin. Il film è il sequel diretto della saga de La casa, nonché quinto capitolo in ordine cronologico

TRAMA DEL FILM

La trama si apre con una ragazza, Teresa, che legge un libro sul bordo di un pontile e viene spaventata da un drone telecomandato da Caleb. Successivamente, Teresa ritrova la sua amica Jessica in uno stato di trance, che dopo aver recitato passaggi del libro, aggredisce Teresa. Caleb viene poi raggiunto da un’ormai posseduta Jessica, che lo decapita con il suo drone.

Beth, un tecnico del suono che ha appena scoperto di essere incinta, decide di andare a trovare sua sorella Ellie, che si scopre essere stata abbandonata dal marito. Ellie vive con i suoi tre figli, Danny, Bridget e Kassie. Durante il loro incontro, avviene una forte scossa di terremoto. Danny scopre un vecchio libro nel garage, il Necronomicon, e decide di leggerlo e ascoltare tre vinili che ha trovato, risvegliando una potente entità maligna. Ellie viene posseduta da questa entità, che poi attacca Beth, Danny e i loro vicini. Nonostante la lotta, Beth e Danny riescono a chiudere Ellie fuori dall’appartamento. Ellie uccide diversi dei loro vicini, mentre la ferita di Bridget si infetta e si trasforma in un demone. Beth riesce a sconfiggere Bridget, ma viene attaccata da Ellie, che è riuscita a rientrare in casa. Il racconto della trama completa è ancora in corso di ricerca.

CAST

  • Lily Sullivan come Beth
  • Alyssa Sutherland come Ellie
  • Morgan Davies come Danny
  • Gabrielle Echols come Bridget
  • Nell Fisher come Kassie
  • Richard Crouchley come Caleb
  • Mirabai Pease come Teresa
  • Anna-Maree Thomas come Jessica
  • Jayden Daniels come Gabriel
  • Billy Reynolds-McCarthy come Jake
  • Tai Wano come Scott

LA NOSTRA RECENSIONE

Si tratta di un’ora e mezza di puro intrattenimento sanguinoso, raramente offerto sul grande schermo, che in genere è molto apprezzato. Il film si distingue per i suoi alti e bassi, ma il suo più grande difetto risiede nel fatto che sembra sciupare due personaggi femminili interessanti, confinandoli nei soliti cliché.

Esistono film che si mostrano difficili da classificare nonostante presentino un tema ben definito, perché rompono gli schemi, trasformano completamente un sottogenere e si posizionano in una lega a parte, per utilizzare una metafora sportiva. “La casa” di Sam Raimi del 1981 è uno di questi. Formalmente è un horror demoniaco, ma il suo approccio e la sua struttura differiscono tanto da qualsiasi altro film da essere percepito, almeno da me, come un’opera autonoma. Ritengo riduttivo considerarlo solamente come l’ibrido che effettivamente è, in cui il tema della possessione è affrontato attraverso le dinamiche dello slasher e del film d’assedio, e si basa essenzialmente su due elementi fondamentali: l’ambientazione e i corpi.

Il luogo in cui si svolge l’azione, la sinistra baita e il bosco circostante, non è solo un semplice scenario, è quasi altrettanto protagonista quanto il personaggio di Ash Williams, interpretato da Bruce Campbell. È il mezzo attraverso il quale il male, un’entità antica e indefinita, che non si identifica come un’entità precisa, si manifesta. I corpi posseduti, invece, sono gli strumenti attraverso i quali questo “male” informe si concretizza. E poi c’è la fisicità di Bruce Campbell, e in misura minore degli altri attori, che completa il quadro. Questa è la trama, questo è il film. La trama e il folklore costruiti intorno sono solo un pretesto, anche se sono pretesti che funzionano molto bene. Per tutte queste ragioni, “La casa” di Raimi è diventato un modello e ha acquisito il suo status di film cult: ha a che fare con l’aspetto formale, le modalità narrative e, in fin dei conti, con la natura artigianale del cinema horror a basso budget. È il come, insomma, non necessariamente il cosa, a conferirgli un’identità unica. “La casa” possiede la freschezza e l’audacia che solo un film realizzato con gli amici a 21 anni può avere, ma ha anche la capacità di guardare oltre le strutture.

Ma il film non sarebbe lo stesso senza il suo cast. Sebbene limitati dallo script convenzionale, Alyssa Sutherland e Lily Sullivan sono convincenti nei loro ruoli, offrendo un mix di forza, vulnerabilità e determinazione che lascia un’impressione duratura. Anche se i loro personaggi non sfuggono completamente ai cliché, queste attrici forniscono un tocco umano che rende il film più coinvolgente.

Lee Cronin dimostra una buona conoscenza del genere horror, attingendo a una varietà di influenze e tecniche per creare un film che, sebbene non sia particolarmente innovativo, è comunque divertente. I suoi omaggi a film classici come “La Cosa” e “Shining” aggiungono un tocco nostalgico che sarà apprezzato dai fan del genere. E anche se “La casa – Il risveglio del male” può non avere l’audacia o l’originalità del film di Sam Raimi, riesce comunque a fornire un’ora e mezza di intrattenimento ben confezionato.

Ricapitolando, “La casa – Il risveglio del male” è un film che potrebbe non soddisfare i fan più accaniti della saga di “Evil Dead”, ma che offre comunque un divertimento schietto e senza pretese per gli appassionati di horror. Nonostante le sue carenze, il film riesce a fornire momenti di tensione efficace e un paio di scene memorabili. Nel complesso, è un esempio di cinema horror ben realizzato, anche se non particolarmente innovativo o sorprendente.

In definitiva, si tratta di un film che vale la pena vedere per gli amanti del genere horror, a patto di non aspettarsi un’opera rivoluzionaria. Per coloro che sono alla ricerca di un film che offre suspense, emozioni forti e una dose generosa di sangue, “La casa – Il risveglio del male” potrebbe essere un’opzione divertente.